Cassazione penale Sez. I sentenza n. 43915 del 13 novembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:43915PEN

Massima

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Il procedimento disciplinare a carico del detenuto deve rispettare i requisiti di legge, in particolare la contestazione dell'addebito deve avvenire in forma chiara e precisa, entro il termine di dieci giorni dalla ricezione del rapporto, e almeno dieci giorni prima della convocazione davanti al Consiglio di disciplina, al fine di garantire l'effettiva conoscenza del fatto addebitato e l'esplicazione dei diritti difensivi. La mancata osservanza di tali prescrizioni inficia la legittimità del provvedimento di applicazione della sanzione disciplinare, in quanto viola il principio del giusto procedimento e del diritto di difesa del detenuto. Il giudice di sorveglianza, nel valutare la legittimità del procedimento disciplinare, deve verificare il rispetto di tali garanzie procedurali, senza poter ritenere irrilevanti le relative violazioni, in quanto esse incidono sulla validità del provvedimento sanzionatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonella - Consigliere

Dott. LOCATELLI Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1775/2011 GIUD. SORVEGLIANZA di TRENTO, del 23/11/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LOCATELLI Giuseppe;

lette le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) che ha chiesto di annullare l'ordinanza impugnata.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza del 23.11.2011 il Magistrato di sorveglianza di Trento rigettava il reclamo proposto dal d…

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