Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46396 del 3 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:46396PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura quando l'agente ha definitivamente approntato il piano criminoso in ogni dettaglio, ha iniziato ad attuarlo e l'azione ha la significativa probabilità di conseguire l'obiettivo programmato, salvo il verificarsi di eventi non prevedibili indipendenti dalla volontà del reo. Tuttavia, per procedere per il tentativo, il pubblico ministero deve offrire la prova positiva che il programma criminoso sia giunto a una fase di sostanziale attuazione. Qualora non emerga tale prova, ma risulti solo una avanzata programmazione e predisposizione degli strumenti del reato, senza certezza sulla definitiva volontà degli indagati di portare a segno il fatto e sulle effettive ragioni che li hanno indotti a desistere, non è possibile configurare il tentativo, non essendo ravvisabile un'inversione dell'onere della prova in ordine alla desistenza. Il giudice di merito, nel valutare gli elementi probatori, gode di un ampio margine di discrezionalità, sindacabile in sede di legittimità solo in caso di travisamento della prova, ovvero quando il contenuto delle intercettazioni sia indicato in modo difforme da quello reale e tale difformità risulti decisiva ed incontestabile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. SGADARI Giuseppe - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto dal:
pubblico ministero presso il Tribunale di Bari nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Bari in funzione di giudice del riesame in data 17 marzo 2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. Vincenzo Tutinelli;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. VIOA Alfredo che ha concluso chiedendo il rigetto del ricors…

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