Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 23322 del 9 giugno 2011

ECLI:IT:CASS:2011:23322PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, è tenuto a fornire una motivazione adeguata, logica e coerente, che dia conto in modo chiaro e completo delle ragioni che lo hanno indotto a ritenere provata la probabilità della commissione del reato da parte dell'indagato. Tale motivazione, pur non dovendo necessariamente esaurire tutti gli aspetti del materiale probatorio, deve comunque illustrare in modo esaustivo gli elementi indizianti ritenuti significativi e la loro valenza sintomatica rispetto alla responsabilità dell'indagato, senza incorrere in errori logici o giuridici. Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione, in sede di impugnazione del provvedimento cautelare, è limitato alla verifica della congruenza e della coordinazione logica dell'apparato argomentativo adottato dal giudice di merito, senza poter sindacare la valutazione delle risultanze probatorie, salvo che non emerga in modo evidente la manifesta illogicità o irrazionalità della motivazione. Pertanto, il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione a quella del giudice di merito, ma deve limitarsi a verificare che quest'ultimo abbia adeguatamente motivato le proprie conclusioni in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, in conformità ai principi di diritto che governano l'apprezzamento delle risultanze probatorie nei procedimenti incidentali de libertate.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUSCO Carlo G. - Presidente

Dott. ZECCA Gaetanin - Consigliere

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. VITELLI CASELLA Luc - rel. Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) TA. GA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2475/2010 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 11/10/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCA VITELLI CASELLA;

sentite le conclusioni del PG, Dott. MAZZOTTA Gabriele che ha chiesto l'annullamento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza pronunziata in data 11 ottobre 2010, il Tribunale di Roma - Sezio…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.