Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 842 del 2022

ECLI:IT:TARPIE:2022:842SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di demolizione di un manufatto edilizio abusivo realizzato su suolo demaniale ha finalità ripristinatoria e carattere reale, prescindendo dall'accertamento di una responsabilità soggettiva in capo al proprietario o al fruitore del bene. Tuttavia, la sanzione di cui all'art. 35 del d.P.R. n. 380/2001, che colpisce l'edificazione abusiva sui fondi pubblici, presenta la peculiarità di richiedere l'accertamento di una condotta di occupazione abusiva del suolo pubblico, non potendo essere irrogata al proprietario incolpevole. Pertanto, l'ordine di demolizione è legittimo solo nei confronti del soggetto che ha materialmente realizzato l'opera o che ne abbia fatto un uso abusivo, estendendo l'utilizzo del fondo oltre i confini della propria proprietà. Diversamente, qualora il manufatto, pur insistendo in parte su area demaniale, assolva una funzione di interesse pubblico, come nel caso di un'opera idraulica di difesa spondale, l'ordine di demolizione è illegittimo in assenza della dimostrazione di una condotta abusiva del proprietario del fondo confinante. Quanto alle opere realizzate in parte su suolo privato e in parte su suolo pubblico, come una tettoia, l'ordine di demolizione è legittimo anche nei confronti del proprietario che, pur non essendone l'esecutore materiale, ne abbia fruito in modo abusivo, estendendo l'utilizzo del bene oltre i confini della propria proprietà. In tali ipotesi, l'onere di provare l'anteriorità dell'opera rispetto all'introduzione dell'obbligo di titolo edilizio incombe sul privato interessato, non potendo questi invocare un legittimo affidamento alla conservazione di una situazione di fatto abusiva.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/10/2022

N. 00842/2022 REG.PROV.COLL.

N. 01190/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1190 del 2016, proposto da
Claudio Barinotto, Maria Barinotto, Davide Bonatto Revello e Marco Bonatto Revello, rappresentati e difesi dall'avvocato Francesco Dal Piaz, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Torino, via Sant'Agostino n. 12;

contro

Comune di Pont Canavese, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Giovanni Martino, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio fisico eletto presso il suo studio in Torino, via Giuseppe Giusti n.…

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