Cassazione penale Sez. III sentenza n. 7872 del 26 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:7872PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il medico incaricato di pubblico servizio che, abusando della propria posizione e con condotta insidiosa durante la visita specialistica, costringe le pazienti a subire atti sessuali, commette il reato di violenza sessuale di cui all'articolo 609-bis del codice penale. La procedibilità d'ufficio di tale reato si estende anche agli episodi commessi nell'ambito della libera professione, essendo sufficiente il collegamento tra le condotte illecite e le funzioni svolte. Tuttavia, nel giudizio di appello, il divieto di reformatio in peius impone al giudice di non determinare la pena base in misura superiore a quella inflitta in primo grado, anche in caso di esclusione di uno dei reati contestati, né di aumentare in misura maggiore gli incrementi per la continuazione. La sentenza di condanna deve essere adeguatamente motivata in relazione all'attendibilità e alla coerenza delle dichiarazioni delle persone offese, nonché all'atipicità della condotta del medico, elementi che, nel loro complesso, possono fondare il giudizio di responsabilità. Il giudice di appello può legittimamente rigettare la richiesta di rinnovazione dell'istruttoria dibattimentale, qualora ritenga sufficienti gli elementi probatori acquisiti, senza necessità di un'espressa motivazione, purché la decisione risulti logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMORESANO Silvio - Presidente

Dott. DE MASI Oronzo - Consigliere

Dott. MOCCI Mauro - Consigliere

Dott. DI NICOLA Vito - Consigliere

Dott. GAI Emanuela - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 21/10/2014 della Corte d'appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GAI Emanuela;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. BALDI Fulvio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito per l'imputato l'avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con s…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.