Cassazione civile Sez. III sentenza n. 13330 del 30 giugno 2015

ECLI:IT:CASS:2015:13330CIV

Massima

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Il diritto di cronaca e di critica giornalistica, pur essendo un fondamentale principio costituzionale, trova un limite nel rispetto della reputazione altrui e nel divieto di diffamazione. Pertanto, la pubblicazione di dichiarazioni offensive e diffamatorie, anche se rese in una conferenza stampa, non può essere giustificata dall'esercizio legittimo del diritto di cronaca, qualora il giornalista presenti tali dichiarazioni come attendibili e veritiere, senza adeguata contestualizzazione e distanziamento critico. In tali casi, il giornalista, l'editore e il direttore della testata sono responsabili in solido per il danno cagionato, a prescindere dal fatto che ciascuno di essi abbia contribuito in modo diverso alla pubblicazione dell'articolo diffamatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SPIRITO Angelo - Presidente

Dott. ARMANO Uliana - Consigliere

Dott. LANZILLO Raffaella - Consigliere

Dott. SCRIMA Antonietta - Consigliere

Dott. ROSSETTI Marco - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso 10287/2012 proposto da:

(OMISSIS) SPA (OMISSIS) in persona del proprio legale rappresentante pro tempore, (OMISSIS), (OMISSIS), elettivamente domiciliati in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), che li rappresenta e difende giusta procura speciale a margine del ricorso;

- ricorrenti -

contro

(OMISSIS), (OMISSIS);

- intimati -

avverso la sentenza n. 579/2011 della CORTE D'APPELLO di MILANO, depositata il 01/03/2011, R.G.N. 4793/2005;

udita …

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