Cassazione penale Sez. III sentenza n. 3979 del 31 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:3979PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non è tenuto a riscontrare la precisione e la concordanza degli elementi indiziari, essendo sufficiente che gli stessi consentano di prevedere, attraverso la futura acquisizione di ulteriori elementi, la dimostrazione della responsabilità dell'indagato, fondando nel frattempo una qualificata probabilità di colpevolezza. In particolare, le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute attendibili dal giudice secondo il suo libero e motivato apprezzamento, possono costituire da sole fonte di prova, senza necessità di riscontri esterni. Inoltre, in presenza di reati sessuali in danno di minori, opera una presunzione relativa circa la sussistenza delle esigenze cautelari e l'adeguatezza della misura cautelare, che il giudice può ritenere superata solo in presenza di elementi idonei a vincerla, secondo uno schema di prova di tipo negativo. Pertanto, il giudice cautelare, nel confermare la misura della custodia cautelare in carcere, è tenuto a motivare in modo congruo e logico in ordine alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, desunti dalle dichiarazioni della persona offesa e da altri riscontri esterni, nonché in ordine alla persistenza di esigenze cautelari, in particolare del pericolo di reiterazione del reato, avuto riguardo alla gravità del fatto, alla recente commissione dello stesso e all'incapacità del prevenuto di contenere le proprie pulsioni sessuali, anche in ragione del rapporto parentale con la vittima.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAMACCI Luca - Presidente

Dott. GALTERIO Donatella - Consigliere

Dott. GENTILI Andrea - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - rel. Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 16.06.2022 del Tribunale di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le richieste scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 16/06/2022, il Tribunale di Reggio Calabria …

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