Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 1820 del 2015

ECLI:IT:TARNA:2015:1820SENT

Massima

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La destinazione urbanistica di un'area rientra nella discrezionalità massima dell'autorità amministrativa competente, senza che i singoli proprietari possano vantare posizioni di interesse qualificate a pretendere una variazione dello strumento urbanistico in funzione della conformazione del territorio a loro favorevole. L'amministrazione comunale ha il potere di valutare discrezionalmente l'opportunità di modificare la destinazione d'uso di un'area, anche in assenza di specifiche aspettative qualificate del privato, come ad esempio convenzioni di lottizzazione, accordi di diritto privato o giudicati di annullamento di provvedimenti amministrativi. Pertanto, in assenza di tali presupposti, il privato non può pretendere un provvedimento espresso e motivato dell'amministrazione in ordine alla sua richiesta di variante urbanistica, essendo rimessa alla discrezionalità dell'ente locale la decisione di conformare o meno lo strumento urbanistico, anche in esecuzione di precedenti pronunce giurisdizionali che abbiano rilevato la non più attualità della destinazione d'uso vigente. L'amministrazione comunale, pur dovendo comunque valutare attentamente le argomentazioni del giudice amministrativo, non è giuridicamente obbligata a determinare il territorio in conformità a tali indicazioni, salvo il caso di zone bianche, potendo legittimamente disattenderle nell'esercizio della propria discrezionalità pianificatoria. Pertanto, il silenzio serbato dall'amministrazione comunale sulla richiesta di variante urbanistica, in assenza di posizioni di interesse qualificate del privato, non integra un inadempimento sanzionabile giurisdizionalmente.

Sentenza completa

N. 05272/2014
REG.RIC.

N. 01820/2015 REG.PROV.COLL.

N. 05272/2014 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5272 del 2014, proposto, ai sensi dell’art. 117 c.p.a., da:
CIGIM S.R.L., con sede legale in Poggiomarino, alla Via Roma, n. 60, in persona del legale rappresentante, Criscuolo Giuseppe, rappresentata e difeso dall’Avv. Ippolito Matrone ed elettivamente domiciliata presso lo studio dell’Avv. Vincenzo Ferraiuolo in Napoli, alla Riviera di Chiaia, n. 276;

contro

COMUNE DI POMPEI, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’Avv. Antonio Messina, presso il quale elettivamente domicilia in Napoli, al Viale A. Gramsci, n. 19;

per l’annullamento

- del silenzio serbato da p…

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