Il permesso di soggiorno per lavoro autonomo può essere rinnovato solo se l'interessato documenta adeguatamente l'effettività e la redditività della propria attività commerciale, attraverso la produzione di fatture, bonifici, iscrizione alla camera di commercio e documentazione fiscale attestante il reddito dichiarato. In mancanza di tale prova, l'Amministrazione è legittimata a negare il rinnovo del titolo di soggiorno, non potendo desumere la sussistenza dei requisiti da mere dichiarazioni o dalla produzione di documentazione incompleta. Tuttavia, l'interessato può richiedere il rilascio di un diverso titolo di soggiorno, ad esempio per la presenza di figli minori regolarmente residenti sul territorio nazionale, circostanza che dovrà essere valutata in un autonomo procedimento. L'omessa traduzione del provvedimento di diniego in una lingua comprensibile all'interessato non determina la nullità dell'atto, qualora risulti accertata la capacità dell'interessato di comprenderne comunque il contenuto essenziale in ragione della sua prolungata permanenza in Italia e dello svolgimento di attività lavorativa.