Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 4182 del 2019

ECLI:IT:TARLAZ:2019:4182SENT

Massima

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Il professionista è tenuto a formulare un corretto messaggio pubblicitario, nel quale tutte le informazioni essenziali siano veicolate in modo da non essere fraintese dal consumatore medio. L'obbligo di somministrare informazioni complete e corrette include la necessità di utilizzare modalità di comunicazione graficamente chiare e comprensibili, evitando l'impiego di caratteri di piccole dimensioni o non usuali, che possano indurre il consumatore a non consultare integralmente la nota legale integrativa del "claim" principale. La limitatezza di tempo e spazio imposta dai mezzi di comunicazione prescelti per la pubblicità non esonera il professionista dagli oneri di completezza del messaggio, che deve essere adeguatamente strutturato e presentato, anche valutando l'effettiva opportunità/necessità della campagna in funzione del rapporto costi/benefici. Pertanto, la pratica commerciale che prospetti al consumatore un prezzo promozionale senza precisare che tale prezzo è accessibile solo tramite finanziamento, i cui costi ulteriori rimangono a carico del consumatore, può essere qualificata come scorretta ai sensi degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, in quanto idonea a indurre in errore il consumatore medio sulla reale convenienza dell'offerta. L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nell'esercizio del proprio potere discrezionale, può respingere l'offerta di impegni presentata dal professionista quando la pratica commerciale in contestazione sia manifestamente scorretta e grave, tale da rendere opportuna la finalizzazione del procedimento con la sanzione, ovvero quando gli impegni proposti non siano idonei a far venir meno l'infrazione e/o la diffusione della stessa. La determinazione della sanzione amministrativa pecuniaria, in ragione della discrezionalità riconosciuta all'Autorità, è sindacabile in sede giurisdizionale solo nei limiti del macroscopico travisamento e della manifesta irragionevolezza.

Sentenza completa

Pubblicato il 28/03/2019

N. 04182/2019 REG.PROV.COLL.

N. 08018/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8018 del 2016, proposto da:
((omissis)) S.p.A., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati ((omissis)), ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio legale Chiomenti-Osti-Cristoforo in Roma, via XXIV Maggio, 43;

contro

Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento:

- del provvedimento n. 25978 (prot. 0033266) della Autorità garante della Co…

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