Cassazione penale Sez. V sentenza n. 53313 del 23 novembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:53313PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La legittima difesa e l'eccesso colposo di legittima difesa devono essere valutati in base a un giudizio ex ante, tenendo conto delle circostanze di fatto esistenti al momento della reazione, senza che assumano rilievo i meri stati d'animo e i timori personali dell'imputato. Affinché possa configurarsi la scriminante della legittima difesa, è necessario che vi sia proporzionalità tra l'offesa subita e la reazione difensiva, valutata anche in relazione alla gerarchia dei beni giuridici in conflitto. Pertanto, l'assenza dei presupposti della legittima difesa, anche putativa, esclude la possibilità di ravvisare l'eccesso colposo, qualora le lesioni cagionate alla persona offesa risultino sproporzionate rispetto alla condotta che l'imputato assume essere stata tenuta dalla stessa nei suoi confronti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTEMBRE Antonio - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - rel. Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Milano emessa in data 31/01/2017;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza impugnata la Corte di Appello di Milano, in riforma della sentenza emes…

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