Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 2981 del 22 gennaio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:2981PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale qualificata ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione personali e patrimoniali nei confronti di soggetti indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso può essere formulato sulla base di elementi di prova e/o indiziari tratti da procedimenti penali, anche se non ancora conclusi con sentenza irrevocabile, nonché di sentenze di assoluzione, purché tali elementi siano idonei a dimostrare condotte funzionali agli scopi associativi, con esclusione delle mere situazioni di contiguità o vicinanza al gruppo criminale. Il giudizio di attualità della pericolosità sociale deve essere ancorato a specifici elementi di fatto, sintomatici della persistenza del vincolo associativo, senza che possa essere fondato unicamente sulla presunzione di stabilità del medesimo. Ai fini della confisca del patrimonio, è sufficiente la prova della sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati, ovvero di indizi idonei a caratterizzare gli investimenti come frutto o reimpiego di proventi illeciti, salvo che il proposto o il terzo interessato non forniscano adeguate allegazioni circa l'origine lecita dei fondi impiegati. La mera indicazione dell'esistenza di una provvista sufficiente per l'acquisto di un bene, come l'accensione di un mutuo, non è di per sé idonea a dimostrare la legittima provenienza della provvista, dovendo il soggetto interessato fornire la prova della disponibilità di risorse lecite e sufficienti a sostenere il relativo impegno restitutorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VILLONI Orlando - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto di emesso il 05/04/2016 dalla Corte di Appello di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Pietro Silvestri;
letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dott.ssa De Masellis Mariella, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Reggio Calabria ha confermato i decreti n. 70/08 e…

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