Consiglio di Stato sentenza n. 2757 del 2024

ECLI:IT:CDS:2024:2757SENT

Massima

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Il mancato rispetto, da parte del concessionario, dell'obbligo di realizzare il programma di insediamento entro il termine perentorio di due anni dalla assegnazione definitiva dell'area, previsto dai regolamenti comunali, legittima l'amministrazione a revocare l'assegnazione del lotto, anche qualora il termine di due anni sia stato originariamente previsto in un regolamento precedente e richiamato in una successiva convenzione. Il prolungato inadempimento del concessionario, protrattosi per oltre venti anni, esclude la configurabilità di un legittimo affidamento tutelabile, non potendosi ritenere che l'invito dell'amministrazione all'acquisto della proprietà dell'area, formulato a distanza di oltre quindici anni dall'assegnazione, abbia ingenerato in capo al concessionario una ragionevole aspettativa circa la regolarità della sua posizione e l'assenza di conseguenze sanzionatorie per il mancato rispetto degli obblighi assunti. Pertanto, l'esercizio del potere di autotutela da parte dell'amministrazione comunale, mediante la revoca dell'assegnazione del lotto, risulta legittimo e conforme ai principi di buona fede e correttezza, non essendo configurabile alcuna violazione del legittimo affidamento del privato.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/03/2024

N. 02757/2024REG.PROV.COLL.

N. 08836/2019 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8836 del 2019, proposto da Francesco Carreras, rappresentato e difeso dall'avvocato Federico Pinna, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e domicilio eletto presso lo studio dell’avv. Stefano Gabbrielli in Roma, Piazzale delle Belle Arti 3;

contro

Comune di Gonnosfanadiga, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Carlo Tack, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Seconda) n. 226/2019, resa tra le parti.

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