Cassazione penale Sez. V sentenza n. 27212 del 12 luglio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:27212PEN

Massima

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Il giudice, nell'ambito del giudizio penale, può assolvere l'imputato per il reato contestato quando, a seguito dell'esame dell'istruttoria dibattimentale, emergano seri e fondati dubbi in ordine alla sussistenza dell'elemento oggettivo e/o soggettivo del reato, in applicazione del principio di cui all'art. 530, comma 2, c.p.p. Tale formula assolutoria, pur non precludendo l'esercizio dell'azione civile, consente di preservare il diritto della persona offesa di ottenere l'accertamento dei fatti e l'eventuale risarcimento del danno in sede civile, ove il giudice potrà valutare autonomamente, con pienezza di cognizione, la rilevanza penale della condotta. Ciò in quanto il giudizio penale, caratterizzato da un più elevato standard probatorio, può concludersi con l'assoluzione dell'imputato per ragionevole dubbio sulla sussistenza del reato, senza che ciò comporti necessariamente l'insussistenza del fatto storico, che potrà essere diversamente valutato in sede civile sulla base di un quadro probatorio eventualmente più completo. Il giudice di merito, nel motivare la decisione assolutoria, deve pertanto dare conto in modo chiaro e logico delle ragioni per le quali, pur non escludendo la credibilità della persona offesa, non ritiene raggiunta la prova della responsabilità penale dell'imputato, in applicazione del principio di ragionevole dubbio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMATO Alfonso - Presidente

Dott. BEVERE Antoni - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RA. MA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 169/2007 GIUDICE DI PACE di BERGAMO, del 27/03/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/03/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ANTONIO BEVERE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Tindari Baglione che ha concluso per l'inammissibilita'.

FATTO E DIRITTO

Con sentenz…

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