Il proprietario o titolare di diritti reali o personali di godimento su un'area non può essere indiscriminatamente obbligato alla rimozione e allo smaltimento di rifiuti abusivamente abbandonati sulla stessa, in assenza di un'adeguata istruttoria e di una motivazione che dimostri la sua responsabilità soggettiva, a titolo di dolo o colpa, nel favorire o non impedire tale violazione. L'ordine di rimozione e smaltimento dei rifiuti può essere legittimamente rivolto al proprietario o titolare solo quando sia accertata la sua corresponsabilità con gli autori dell'illecito, non configurandosi in capo al proprietario un'ipotesi di responsabilità oggettiva. L'ente gestore della strada ha invece l'obbligo di provvedere alla pulizia della stessa, in modo da garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, ai sensi dell'art. 14 del Codice della Strada, a prescindere dalla sussistenza di un comportamento doloso o colposo. Pertanto, l'ordine di rimozione dei rifiuti non può essere legittimamente rivolto al proprietario o gestore della strada in assenza di una dimostrazione della sua responsabilità soggettiva, dovendo piuttosto essere imputato all'autore materiale dell'abbandono o, in sua assenza, all'ente gestore della strada per l'adempimento dei suoi specifici obblighi di manutenzione e pulizia.