Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2489 del 2018

ECLI:IT:TARLAZ:2018:2489SENT

Massima

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Il Comune, nell'esercizio della propria discrezionalità amministrativa in materia di concessione di suolo pubblico per l'attività commerciale, può legittimamente imporre agli operatori commerciali prescrizioni a carattere generale volte a tutelare interessi pubblici quali il decoro, l'igiene, la sicurezza e la salvaguardia di beni culturali e paesaggistici. Tali prescrizioni, che possono riguardare aspetti come le dimensioni, le colorazioni e le scritte delle strutture di vendita, nonché l'obbligo di esposizione di determinati documenti, non costituiscono una illegittima limitazione dell'attività commerciale, ma rappresentano un legittimo esercizio del potere di regolamentazione da parte dell'amministrazione comunale, finalizzato al contemperamento degli interessi pubblici e privati coinvolti nell'utilizzo del suolo pubblico per lo svolgimento di attività commerciali. La sopravvenuta adozione di nuovi regolamenti comunali in materia, non impugnati dai ricorrenti, determina la carenza di interesse all'annullamento della precedente delibera, essendo venuti meno gli effetti della stessa.

Sentenza completa

Pubblicato il 05/03/2018

N. 02489/2018 REG.PROV.COLL.

N. 06314/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Ter)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6314 del 2003, proposto da:
Tredicine Alfiero, Adduocchio Giuseppe, Franceschelli Iolanda Matilde, Marchetti Maria, rappresentati e difesi dagli avvocati Gianfranco Di Meglio, Orazio Castellana, con domicilio eletto presso lo studio Gianfranco Di Meglio in Roma, via Innocenzo XI, 8;

contro

Comune di Roma – Roma Capitale, in persona del Sindaco, legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall' avvocato Angela Raimondo, domiciliata in Roma, via Tempio di Giove, 21, presso l’Avvocatura capitolina;

e con l'intervento di

ad adiuvandum:
D'Amico Anna, rappresentata e …

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