Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12779 del 2 aprile 2021

ECLI:IT:CASS:2021:12779PEN

Massima

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Il telefono cellulare rientra nella nozione di "apparato di comunicazione radiotrasmittente" il cui possesso o utilizzo può essere vietato dal Questore alle categorie di persone socialmente pericolose, a prescindere dalla commissione di reati o dalla necessità di disporre intercettazioni, in quanto lo scopo della prescrizione è limitare l'uso di apparecchi a trasmissione di onde radio per i singoli portatori di pericolosità sociale. Pertanto, il soggetto sottoposto a misura di prevenzione che viene trovato in possesso di un telefono cellulare, in violazione del divieto impostogli, commette il fatto materiale e psicologico ascritto, non rilevando né la possibilità di intercettare l'apparecchio né la differenza tecnica tra il telefono cellulare e gli altri apparati radiotrasmittenti, in quanto il telefono sfrutta comunque un sistema di antenne e di trasmissione di onde radio che rientra nella nozione di "apparato radiotrasmittente" vietato dalla legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MANCUSO ((omissis)) - Presidente

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/10/2020 del TRIB. LIBERTA' di ((omissis));
udita la relazione svolta dal Consigliere ANTONIO CAIRO;
Letta la requisitoria della Dott.ssa ((omissis)), Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte di Cassazione, che ha chiesto dichiararsi inammissibile il ricorso;
la trattazione avviene in presenza e in forma scritta.
RITENUTO IN FATTO E IN DIRITTO
1. Il Tribunale di ((omissis)), con ordinanza in data 2…

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