Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46228 del 3 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:46228PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La misura cautelare della custodia in carcere può essere legittimamente applicata quando il quadro indiziario, valutato nel suo complesso, risulti grave e univocamente significativo dell'individuazione dell'indagato quale esecutore materiale del reato, anche sulla base di elementi indiziari quali: la ricostruzione dei movimenti dell'indagato attraverso le riprese video e le testimonianze, la falsità dell'alibi inizialmente fornito, la cancellazione sistematica di dati informatici in concomitanza con l'emergere dei sospetti, la presenza dell'indagato sul luogo del delitto in orario compatibile con la commissione del fatto, il possesso di un'arma da fuoco risultata essere quella utilizzata per l'omicidio, il movente passionale e vendicativo, nonché la personalità dell'indagato ritenuta pericolosa e manipolatrice, idonea a far ritenere concreti i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento probatorio. Tali elementi, valutati nel loro complesso, possono giustificare l'applicazione della misura cautelare più grave, anche in assenza di una prova diretta della responsabilità, purché il quadro indiziario risulti grave e univoco. La valutazione di tali elementi rientra nella discrezionalità del giudice di merito, il quale può anche integrare la motivazione del provvedimento genetico con proprie argomentazioni, senza incorrere in vizi di legittimità, quando ciò sia necessario per rispondere alle deduzioni difensive e per rendere la motivazione adeguatamente esplicativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BONI Monica - rel. Consigliere

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessandro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 72/2016 TRIB. LIBERTA' di TRIESTE, del 31/03/2016;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MONICA BONI;
sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso;
udito il difensore Avv.to (OMISSIS), che ha insistito per l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.Con ordinanza in data 31 marzo 2016 il Tribunale del riesame di Trieste confermava l'ordinanza emessa il 7 marzo…

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