Consiglio di Stato sentenza n. 4646 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:4646SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo quando il privato non riesce a provare l'ultimazione delle opere abusive entro il termine di legge, in quanto l'onere della prova circa la data di ultimazione dei lavori grava sul richiedente la sanatoria. Inoltre, il silenzio-assenso non si forma per il solo decorso del termine di 24 mesi dalla presentazione della domanda di condono, ma è necessario che il richiedente abbia provato la sussistenza di tutti i requisiti previsti dalla legge, tra cui l'ultimazione delle opere entro il 31 marzo 2003. Pertanto, il mancato assolvimento dell'onere probatorio da parte del privato e l'incompletezza della documentazione prodotta impediscono la formazione del silenzio-assenso, legittimando il diniego di condono edilizio da parte dell'amministrazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/07/2018

N. 04646/2018REG.PROV.COLL.

N. 01809/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1809 del 2016, proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), domiciliato presso la Segreteria del Consiglio di Stato – VI sezione, in Roma, piazza Capo di Ferro n. 13;

contro

il Comune di Genova, in persona del legale rappresentante “pro tempore”, rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv. ((omissis)) in Roma, viale ((omissis)) n. 14a/4;

per la riforma

della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Liguria n. 648 del 2015, resa tra le parti, concernente diniego di condono edilizio;

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