Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12269 del 14 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:12269PEN

Massima

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Il tentativo di coartare la volontà di una persona mediante minacce di diffusione di materiale compromettente, al fine di riallacciare una relazione sentimentale interrotta, integra il reato di violenza privata e non quello di semplice minaccia. Ai fini della configurabilità del tentativo di violenza privata, non è necessario che la minaccia abbia effettivamente intimorito il soggetto passivo determinando una costrizione, essendo sufficiente che si tratti di minaccia idonea ad incutere timore e diretta a costringere il destinatario a tenere, contro la propria volontà, la condotta pretesa dall'agente. La differenza tra il delitto di minaccia e quello di violenza privata risiede nel fatto che mentre nella minaccia l'atto intimidatorio è fine a se stesso, nella violenza privata la minaccia funge da mezzo per costringere taluno a fare, tollerare od omettere qualcosa. Pertanto, il giudizio di penale responsabilità può fondarsi sulle dichiarazioni accusatorie della persona offesa, purché valutate con adeguata ponderazione in ordine al profilo della attendibilità intrinseca, senza che sia necessaria la prova della effettiva esistenza del materiale minacciato. Inoltre, il diniego dell'applicazione dell'istituto della non punibilità per particolare tenuità del fatto, di cui all'art. 131-bis c.p., deve essere adeguatamente motivato, anche in relazione alla valutazione della persistenza della condotta delittuosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. LAPALORCIA Grazia - Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza della Corte di Appello di Napoli del 9.10.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Roberto Amatore;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Corasaniti Giuseppe che ha concluso per l'annullamento senza rinvio della sentenza per intervenuta prescrizione;
udito per la parte civile l'Avv.…

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