Il vincolo paesaggistico di notevole interesse pubblico, di cui al D.M. 12 maggio 1966, che tutela l'intero territorio del Comune di Arzachena, non può essere derogato per l'installazione di nuove strutture antropiche, come piattaforme amovibili in legno, che incidono negativamente sulle visuali panoramiche e sulla naturalità dei luoghi, anche in presenza di altri manufatti preesistenti. L'Amministrazione comunale, quale autorità competente in materia di tutela del paesaggio, ha il dovere di valutare concretamente l'impatto dell'intervento proposto sui valori paesaggistici tutelati, senza che la presenza di altre costruzioni possa legittimare ulteriori alterazioni dei quadri naturali protetti. Il parere negativo dell'Ufficio Tutela del Paesaggio, motivato sull'incompatibilità dell'opera con la salvaguardia delle bellezze naturali e delle visuali panoramiche, prevale sulle valutazioni favorevoli espresse da altre autorità amministrative, in quanto espressione della competenza istituzionale in materia di tutela paesaggistica, in un'ottica di bilanciamento tra l'interesse privato all'attività economica e la preminente esigenza di protezione dell'ambiente e del paesaggio, conformemente ai principi costituzionali di cui all'art. 9 Cost. Il giudice, in presenza di valutazioni tecniche parimenti plausibili, deve dare prevalenza alla posizione espressa dall'organo istituzionalmente competente, senza poter sostituire la propria valutazione a quella dell'Amministrazione, salvo che non emerga l'irragionevolezza o l'illogicità manifesta del provvedimento.