Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13517 del 4 aprile 2011

ECLI:IT:CASS:2011:13517PEN

Massima

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Il falso attestato di presenza del pubblico dipendente nei fogli di presenza o cartellini marcatempo non integra il delitto di falso in atto pubblico di cui all'art. 479 c.p., in quanto tali documenti non hanno natura di atto pubblico ma costituiscono mere attestazioni inerenti al rapporto di lavoro, soggette a disciplina privatistica e prive di manifestazioni dichiarative o di volontà riferibili alla pubblica amministrazione. Pertanto, la condotta del pubblico dipendente che appone false attestazioni di presenza in tali documenti non è punibile ai sensi dell'art. 479 c.p., in quanto il fatto non è previsto dalla legge come reato. Tale principio, affermato dalle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, si fonda sulla natura giuridica dei fogli di presenza e cartellini marcatempo, che non integrano la fattispecie di atto pubblico, essendo privi dei requisiti di forma e contenuto necessari per l'integrazione del delitto di falso in atto pubblico. Ciò in ragione del fatto che tali documenti non contengono manifestazioni dichiarative o di volontà riferibili alla pubblica amministrazione, ma si limitano a registrare l'adempimento dell'obbligo lavorativo del dipendente, rientrando nell'ambito del rapporto di lavoro di natura privatistica. Di conseguenza, la falsa attestazione di presenza apposta dal pubblico dipendente in tali documenti non può essere sanzionata penalmente ai sensi dell'art. 479 c.p., in quanto il fatto non integra gli estremi del reato di falso in atto pubblico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Lui - Presidente

Dott. AMATO Alfon - rel. Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. RI. VI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 418/2009 CORTE APPELLO di BRESCIA, del 14/07/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 18/01/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALFONSO AMATO;

udito il P.G. in persona del Dott. Stabile C. che ha concluso per il rigetto.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Di. Ri. Vi. e' stato condannato dal tr…

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