Cassazione penale Sez. III sentenza n. 29106 del 21 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29106PEN

Massima

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Il pericolo concreto e attuale di reiterazione del reato, quale presupposto per l'applicazione di una misura cautelare personale, deve essere valutato dal giudice tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, tra cui la regolarità dell'attività lavorativa svolta dall'indagato in un contesto diverso da quello del reato contestato e il decorso di un apprezzabile lasso di tempo dalla commissione del fatto e dall'applicazione della misura cautelare. Tali circostanze, infatti, possono incidere sulla sussistenza delle esigenze cautelari, rendendo necessaria una verifica aggiornata della permanenza dei presupposti per il mantenimento della misura cautelare applicata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI NICOLA Vito - Presidente

Dott. CORBETTA Stefano - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. REYNAUD Gianni F. - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 12/09/2019 del Tribunale della liberta' di Trieste;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Stefano Corbetta;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Cuomo Luigi, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con l'impugnata ordinanza, il Trib…

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