Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 13602 del 2021

ECLI:IT:TARLAZ:2021:13602SENT

Massima

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La pubblica amministrazione ha l'obbligo di concludere il procedimento amministrativo avviato su istanza di parte con l'adozione di un provvedimento espresso, positivo o negativo, che dia puntuale contezza delle relative ragioni, in ossequio ai principi di affidamento, legittima aspettativa, trasparenza, partecipazione, correttezza e buona amministrazione di cui all'art. 97 Cost. Tale obbligo sussiste anche laddove la domanda sia, per ipotesi, manifestamente irricevibile, inammissibile, improcedibile o infondata, in quanto il legislatore ha voluto imporre all'amministrazione, senza alcuna eccezione, l'obbligo di provvedere sulle istanze dei privati, indipendentemente dal loro grado di ricevibilità, ammissibilità, procedibilità o fondatezza. L'obbligo giuridico di provvedere è infatti rinvenibile anche al di là di una espressa disposizione normativa che tipizzi il potere del privato di presentare un'istanza e, dunque, anche in tutte quelle fattispecie particolari nelle quali ragioni di giustizia e di equità impongano l'adozione di un provvedimento, ovvero tutte quelle volte in cui, in relazione al dovere di correttezza e di buona amministrazione della parte pubblica, sorga per il privato una legittima aspettativa a conoscere il contenuto e le ragioni delle determinazioni (qualunque esse siano) dell'amministrazione. Il silenzio serbato dall'amministrazione oltre il termine prefissato ex lege per la conclusione del procedimento è pertanto illegittimo per violazione dei principi e delle norme cui deve essere sempre improntata l'azione amministrativa, in particolare della legge n. 241/1990, e comporta l'obbligo per l'amministrazione di provvedere sull'istanza entro un termine perentorio.

Sentenza completa

Pubblicato il 29/12/2021

N. 13602/2021 REG.PROV.COLL.

N. 07337/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Bis)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7337 del 2021, proposto da
-OMISSIS-, rappresentati e difesi dall'avvocato Massimiliano Musio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero della Difesa, Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

diffida alla definizione procedura avanzamento straordinario -OMISSIS-

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visti gli atti di costituzione …

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