ECLI:IT:CASS:2002:36340PEN
M. V. veniva condannato dal Pretore di Avezzano con sentenza del 9 settembre 1998 alla pena di mesi sei di reclusione per il delitto di lesioni in danno della cognata V. B. La decisione di primo grado veniva confermata dalla Corte di Appello dell'Aquila che, con sentenza emessa in data 17 gennaio 2002, rigettava la richiesta dell'appellante di riconoscimento della esimente della legittima difesa, di concessione delle attenuanti generiche e della sospensione condizionale della pena inflitta. Avverso la decisione di secondo grado proponeva ricorso per cassazione V. M. che denunciava violazione di legge sia in ordine alla ritenuta responsabilità che alla determinazione della pena. Il primo motivo di impugnazione è del tutto generico. Il ricorrente ha sostenuto che doveva essere mandato assolto ..., come è risultato dalla istruttoria dibattimentale. In effetti il M. non ha indicato le presunte norme violate e non ha precisato in che cosa consistesse la vio…
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