Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35928 del 23 settembre 2022

ECLI:IT:CASS:2022:35928PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la credibilità e l'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa costituita parte civile, deve verificare se le stesse siano rese in modo spontaneo, logico e coerente, nonché oggetto di riscontri probatori, senza limitarsi a una mera rivalutazione degli elementi di fatto già esaminati dai giudici di merito. Tali dichiarazioni, se ritenute pienamente credibili, possono costituire autonomo e sufficiente elemento di prova per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, senza necessità di ulteriori riscontri, salvo che non emergano manifeste contraddizioni o illogicità nella motivazione. Inoltre, il giudice di legittimità non può sindacare la valutazione della credibilità e dell'attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa effettuata dai giudici di merito, se tale valutazione risulta congruamente e logicamente motivata, non essendo ammissibile una diversa ricostruzione dei fatti in sede di legittimità. Tuttavia, il giudice di appello, in caso di rideterminazione della pena principale, deve procedere anche alla rideterminazione delle pene accessorie, al fine di assicurarne la proporzionalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. BORSELLINO ((omissis)) - Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - rel. Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

Dott. SALEMME ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 08/02/2021 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consigliere DI PISA FABIO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GUERRA MARIAEMANUELA, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per quanto attiene alle pene accessorie e la declaratoria di inammissibilita' per il resto;

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