Cassazione penale Sez. V sentenza n. 29012 del 18 luglio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:29012PEN

Massima

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Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è il seguente: La valutazione delle prove testimoniali da parte del giudice di merito, anche quando siano in parte contraddittorie, non è censurabile in sede di legittimità se la motivazione è logica e congruente nel ricostruire la dinamica dei fatti sulla base delle dichiarazioni ritenute più attendibili. Il giudice di appello, nel confermare la sentenza di condanna, non è tenuto ad accogliere una diversa ricostruzione dei fatti prospettata dalla difesa, purché la motivazione della sentenza impugnata risulti adeguatamente argomentata e non manifestamente illogica. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione non può spingersi fino a una nuova valutazione delle prove, essendo preclusa un'autonoma ricostruzione alternativa dei fatti rispetto a quella operata dal giudice di merito, il quale gode di un ampio margine di discrezionalità nella valutazione della prova testimoniale, salvo che non incorra in vizi logici o giuridici. La Corte di Cassazione, pertanto, non può sostituire la propria valutazione delle prove a quella del giudice di appello, quando quest'ultima risulti sorretta da una motivazione congrua e immune da vizi di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - rel. Consigliere

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

2) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 3/2009 TRIBUNALE di LODI, del 23/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/04/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MARIA VESSICHELLI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. E. Delehaye che ha concluso per l'inammissibilita' di ricorsi.

FATTO E …

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