Cassazione penale Sez. V sentenza n. 49022 del 25 ottobre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:49022PEN

Massima

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Il reato di contraffazione di documento di identità valido per l'espatrio, previsto dall'art. 497-bis, comma 2, c.p., costituisce una fattispecie autonoma rispetto al mero possesso di documento contraffatto di cui al comma 1 dello stesso articolo, in quanto la descrizione della condotta è elemento costitutivo del reato e non mera circostanza aggravante. Pertanto, il giudice non può procedere al bilanciamento tra circostanze aggravanti ed attenuanti, ma deve applicare direttamente la pena prevista per la fattispecie autonoma del comma 2, eventualmente riducendola per le attenuanti generiche. La pena per il reato di cui all'art. 497-bis, comma 2, c.p. non può essere determinata mediante il bilanciamento tra circostanze, ma deve essere applicata nella misura edittale, eventualmente diminuita per le attenuanti generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. GORJAN Sergio - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO CORTE D'APPELLO DI BRESCIA;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 16/05/2016 del TRIBUNALE di BERGAMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANTONIO SETTEMBRE;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale che conclude per l'annullamento con rinvio;
Il difensore presente si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FAT…

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