Cassazione penale Sez. V sentenza n. 25261 del 20 giugno 2008

ECLI:IT:CASS:2008:25261PEN

Massima

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Il reato di diffamazione si estingue per effetto della remissione di querela da parte della persona offesa, indipendentemente dalla pronuncia di condanna o assoluzione dell'imputato. La remissione di querela, quale atto di volontaria rinuncia all'esercizio dell'azione penale da parte del soggetto leso, determina l'estinzione del reato, con conseguente annullamento senza rinvio della sentenza impugnata e condanna del querelato al pagamento delle spese processuali. Tale principio trova applicazione in tutti i casi in cui il reato di diffamazione sia stato commesso e la persona offesa abbia successivamente rimesso la querela, indipendentemente dalle specifiche circostanze del fatto e dalle valutazioni giudiziali sulla responsabilità dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. COLONNESE Andrea - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) BE. GI. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/12/2006 GIUDICE DI PACE di ROMA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. ((omissis)), che conclude per la dichiarazione di non doversi procedere in quanto il reato e' estinto per remissione di querela;

ud…

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