Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11530 del 2017

ECLI:IT:TARLAZ:2017:11530SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo è dichiarato improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, in quanto la stessa è stata nel frattempo promossa alla qualifica superiore rispetto a quella oggetto della controversia. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che il venir meno dell'interesse della parte ricorrente, sopravvenuto nel corso del giudizio, determina l'improcedibilità del ricorso, in applicazione del principio di economia processuale e di concentrazione del contenzioso. Ciò in quanto il giudizio amministrativo ha natura essenzialmente impugnatoria e non può proseguire in assenza di un interesse concreto ed attuale della parte ricorrente alla decisione. Le spese del giudizio possono essere compensate tra le parti in caso di accordo, in applicazione del principio di soccombenza virtuale e di equità processuale.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/11/2017

N. 11530/2017 REG.PROV.COLL.

N. 01011/2007 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1011 del 2007, proposto da:
((omissis)), rappresentata e difesa dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via A. Bargoni, 78;

contro

Ministero dell'Interno, in persona del Ministro in carica, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliata in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

della scheda di valutazione sull'attività svolta nell'anno 2003, ai sensi dell'art. 16, comma 3, D.Lgs. n. 139/00.

Visti il ricorso e i relativi allegati;

Visto l'atto di costit…

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