Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 12218 del 19 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:12218PEN

Massima

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Il turbamento della regolarità di un pubblico ufficio o servizio, anche se temporaneo e non definitivo, integra il reato di interruzione di pubblico ufficio o servizio di cui all'art. 340 c.p., qualora la condotta dell'agente, pur rientrando nell'esercizio del diritto di manifestazione del pensiero garantito dall'art. 21 Cost., abbia modalità tali da travalicare i limiti fisiologici di tale diritto, determinando un'apprezzabile alterazione del funzionamento dell'ufficio o del servizio, anche se non totale o definitiva. L'elemento psicologico del reato sussiste quando l'agente sia consapevole che il proprio comportamento possa determinare l'interruzione o il turbamento del pubblico ufficio o servizio, accettandone il relativo rischio, a prescindere dalla validità delle rivendicazioni sottese alla condotta. Il riconoscimento della particolare tenuità del fatto ai sensi dell'art. 131-bis c.p. è escluso quando, nonostante la durata contenuta dell'interruzione, le modalità dell'azione, descritte in modo coerente e logico dalla motivazione, abbiano richiesto l'intervento della forza pubblica per essere arginate, risultando inutili i richiami e le spiegazioni fornite all'agente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIDELBO Giorgio - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - rel. Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/05/2018 della Corte d'appello di Brescia;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Fodaroni M. Giuseppina, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ha proposto ricorso avverso la sentenza indicata …

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