Il falso ideologico commesso da pubblici ufficiali in atto pubblico è configurabile anche quando l'atto contenga affermazioni non veritiere finalizzate a ottenere un ingiusto vantaggio privato, essendo sufficiente che l'atto sia redatto nella veste ufficiale del pubblico ufficiale, indipendentemente dalla sua qualificazione formale come atto pubblico o atto privato. Le intercettazioni telefoniche disposte in un procedimento penale possono essere utilizzate in un diverso procedimento penale, anche se formalmente distinto, purché vi sia un collegamento oggettivo, probatorio e finalistico tra i reati oggetto delle indagini. Il giudice, nel valutare la sussistenza dei presupposti per l'applicazione di misure cautelari, deve tenere conto della natura dell'atto redatto dal pubblico ufficiale e dell'utilizzabilità delle intercettazioni, verificando se sussista la "diversità" del procedimento ai sensi dell'art. 270 c.p.p. secondo i principi elaborati dalla giurisprudenza di legittimità.