Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30730 del 16 luglio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:30730PEN

Massima

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La giurisdizione penale italiana sussiste per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, anche se l'attività di trasporto dei migranti si è arrestata in acque libiche a ridosso delle acque internazionali, in quanto l'intervento di soccorso prestato dalle autorità italiane in area lontana dal limite territoriale nazionale rientra nell'ambito dell'attività di sorveglianza delle frontiere svolta in mare, e le azioni compiute dagli organizzatori per porre i migranti in deliberata situazione di pericolo, determinando l'intervento di soccorso in Italia, devono essere ricondotte alla giurisdizione italiana ai sensi dell'art. 6, comma 2, c.p. La chiamata in reità di più migranti, corroborata da elementi oggettivi di riscontro come il possesso da parte dell'indagato di denaro in diverse valute, appunti e telefoni cellulari, costituisce un compendio indiziario grave e preciso ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, senza che assuma rilievo decisivo l'omessa trasmissione di un biglietto manoscritto, integralmente riprodotto nel verbale di perquisizione, né l'annotazione sommaria e dubitativa del comandante della nave circa l'identità dello scafista, superata dai successivi atti di riconoscimento fotografico. La parziale sovrapponibilità degli orari di redazione dei verbali di escussione dei migranti non inficia l'attendibilità delle loro dichiarazioni, essendo spiegabile con la contemporanea operatività di più agenti di polizia giudiziaria o con la contestuale formalizzazione di atti assunti in momenti progressivi, mentre la differenziazione della posizione dell'indagato rispetto agli altri migranti è correttamente fondata sugli esiti della perquisizione a suo carico.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Presidente

Dott. BONITO Francesco - Consigliere

Dott. CASA Filippo - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. MAGI Raffaello - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1763/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANIA, del 23/09/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. FILIPPO CASA;

sentite le conclusioni del PG Dott. ANIELLO Roberto che ha chiesto il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS) che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Con ordinanza del 23.9.2014, il Tribunale del riesame di Catania confermava il provvedi…

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