Cassazione penale Sez. I sentenza n. 25140 del 2 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:25140PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Alle fattispecie di reato, come la mancanza alla chiamata alle armi, il cui precetto è integrato dalle disposizioni della legge che ha sospeso il servizio di leva obbligatorio, si applica l'art. 2, comma 4, c.p. e non il comma 2 dello stesso articolo. Ciò in quanto si versa in una situazione di parziale continuità normativa, non essendosi determinata la totale abolizione del servizio militare obbligatorio, il quale continua ad essere previsto per specifiche situazioni e casi eccezionali, anche in tempo di pace. Pertanto, per i soggetti già chiamati alle armi prima dell'entrata in vigore della nuova disciplina, resta applicabile la legge vigente al momento della commissione del reato, non potendo trovare applicazione la nuova normativa più favorevole, in virtù del limite posto dall'art. 2, comma 4, c.p.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GIORDANO Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. PIRACCINI Paola - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GA. AL., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 02/10/2006 TRIBUNALE di BRESCIA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIORDANO UMBERTO;

lette le conclusioni del P.G. Dott. IACOVIELLO, che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza impugnata.

OSSERVA

Con ordinanza in data 2.10.06 il Tribunale monocratico di Brescia, deliberando in funzione di giudice dell'esecu…

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