Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 2505 del 2015

ECLI:IT:TARLAZ:2015:2505SENT

Massima

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Il proprietario di un immobile non può dolersi del fatto che l'Amministrazione abbia emanato un ordine di demolizione di opere abusive realizzate senza il necessario permesso di costruire, in quanto tale provvedimento costituisce una sanzione di natura oggettiva e reale che si rivolge contro il proprietario attuale dell'immobile, a prescindere dalla valutazione dell'interesse pubblico sottostante e senza che possa essere invocato un legittimo affidamento sulla conservazione di una situazione di fatto abusiva. L'ordine di demolizione di opere abusive, comportanti ampliamento di superfici e volumi, è infatti un atto vincolato che non richiede una specifica motivazione sull'interesse pubblico alla demolizione, né una comparazione con gli interessi privati coinvolti, atteso che la realizzazione di tali opere in assenza del prescritto titolo edilizio integra una violazione oggettiva della normativa urbanistica, la cui repressione costituisce un dovere dell'Amministrazione, a prescindere dal decorso del tempo e dalla buona fede del proprietario. Pertanto, l'Amministrazione è legittimata a ordinare la demolizione di opere abusive, anche quando queste siano state realizzate in epoca antecedente all'acquisto dell'immobile da parte dell'attuale proprietario, senza che possa essere invocato un legittimo affidamento sulla loro conservazione, in quanto la situazione di fatto abusiva non può essere sanata dal mero decorso del tempo.

Sentenza completa

N. 11898/2006
REG.RIC.

N. 02505/2015 REG.PROV.COLL.

N. 11898/2006 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 11898 del 2006, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Via C. Monteverdi, 20;

contro

Comune di Roma, rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso la sede della Avvocatura comunale in Roma, Via del Tempio di Giove, 21;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale n. 001636 del 7 settembre 2006, emessa dal dirigente dell’Unità Organizzativa Tecnica del Municipio VI del Comune di Roma, notificata in data 28 settembre 2006, con la quale si ordina la demol…

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