Il Comune è tenuto a consentire l'accesso agli atti relativi ai servizi funebri di indigenti espletati da un'impresa di onoranze funebri, al fine di tutelare la posizione creditoria di quest'ultima. Il rifiuto o il silenzio ingiustificato del Comune sull'istanza di accesso agli atti integra un comportamento illegittimo, che legittima l'impresa a proporre ricorso giurisdizionale per ottenere la declaratoria di illegittimità del silenzio e il riconoscimento del diritto di accesso. Il Comune, in tali casi, è condannato a rifondere le spese di giudizio sostenute dall'impresa, in considerazione del suo inadempimento all'obbligo di consentire l'accesso agli atti richiesti. La dichiarazione di parte ricorrente circa il sopravvenuto rilascio della documentazione richiesta, pur non consentendo di apprezzare la cessazione della materia del contendere per mancata produzione della relativa prova, determina la sopravvenuta carenza di interesse alla decisione, con conseguente declaratoria di improcedibilità del ricorso.