Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9512 del 2 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:9512PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: In tema di applicazione di misure cautelari personali, anche a seguito della novella attuata con la L. 16 aprile 2015, n. 47, l'art. 275 c.p.p., comma 3, continua a prevedere una doppia presunzione, relativa quanto alla sussistenza delle esigenze cautelari ed assoluta con riguardo all'adeguatezza della misura carceraria. Ne consegue che, in presenza di gravi indizi di colpevolezza del delitto di partecipazione ad un'associazione mafiosa, il giudice non ha l'obbligo di dimostrare in positivo la ricorrenza dei "pericula libertatis", ma deve soltanto apprezzare l'eventuale sussistenza di segnali di rescissione del legame del soggetto con il sodalizio criminale tali da smentire, nel caso concreto, l'effetto della presunzione, in mancanza dei quali trova applicazione in via obbligatoria la sola misura della custodia in carcere. La presunzione relativa di pericolosità sociale, di cui all'art. 275 c.p.p., comma 3, può essere superata solo quando dagli elementi a disposizione del giudice emerga che l'associato abbia stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa. In assenza di tale dimostrazione, la sussistenza e l'attualità delle esigenze cautelari è desumibile dal decorso del tempo rispetto ai fatti contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. DI PISA Fabio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 29/07/2017 del TRIB. LIBERTA' di REGGIO CALABRIA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere STEFANO FILIPPINI;
sentite le conclusioni del PG GIUSEPPINA CASELLA che conclude per il rigetto dei ricorsi.
Uditi i difensori: l'avvocato (OMISSIS) del foro di REGGIO CALABRIA in difesa di (OMISSIS) che si riporta ai motivi.
L'avvocato (OMISSIS) del foro di ROMA in difesa di (OMISSIS) si riporta ai motivi chiedendo l…

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