La massima giuridica che si può estrarre dalla sentenza è la seguente: Il diniego di autorizzazione per la realizzazione di un nuovo impianto di distribuzione carburanti è legittimo qualora l'impianto abbia accessi su più strade pubbliche (strada comunale e strada statale), in violazione dell'art. 45, comma 6, del D.P.R. n. 495 del 1992 (Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada) e della Circolare ANAS n. 79/73 del 29/10/1973, che vietano tale configurazione degli accessi per motivi di sicurezza stradale. Il precedente nulla osta rilasciato dall'ANAS per un analogo impianto, ma rimasto inattuato per il mancato rispetto di specifiche prescrizioni, non può essere invocato a sostegno della legittimità del nuovo impianto, in quanto tale autorizzazione era comunque subordinata all'adempimento di condizioni non realizzate, determinandone la decadenza. Inoltre, la circolare ANAS n. 13/1994, invocata dalla ricorrente, non è applicabile al caso di specie in quanto essa disciplina esclusivamente le distanze tra gli accessi di entrata e di uscita della stessa area di servizio, senza incidere sul divieto di accessi su più strade pubbliche previsto dalla normativa e dalla precedente circolare ANAS n. 79/73.