Il sequestro di persona a scopo di estorsione richiede, ai fini della configurabilità dell'attenuante della dissociazione, una rottura volontaria e concreta dell'originario accordo criminoso da parte di uno o più concorrenti, con un atteggiamento psicologico di contrapposizione rispetto agli altri e con un'attività positivamente diretta alla liberazione dell'ostaggio, senza che tale liberazione consegua al pagamento del riscatto. La mera circostanza che l'ostaggio sia stato liberato senza il pagamento del prezzo della liberazione non è sufficiente, in assenza di una condotta attiva e volontaria di dissociazione da parte del concorrente. La concessione delle attenuanti generiche, inoltre, risponde a una facoltà discrezionale del giudice, il cui esercizio, positivo o negativo, deve essere adeguatamente motivato in relazione alla gravità effettiva del reato e alla personalità del reo, senza che la loro applicazione costituisca un diritto in assenza di elementi negativi. Infine, l'aggravante dell'uso dell'arma nel reato di lesioni personali può essere riconosciuta sulla base delle dichiarazioni della persona offesa e delle ammissioni dell'imputato, da cui emerga l'utilizzo di un oggetto atto ad offendere.