Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 35908 del 20 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:35908PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La condotta istigatrice finalizzata alla consumazione di un reato di calunnia da parte di un soggetto diverso dall'istigatore, pur non integrando gli estremi della violenza fisica previsti dall'art. 46 c.p. per escludere la responsabilità del soggetto che ha materialmente commesso il fatto, può comunque essere autonomamente contestata e punita come reato di violenza privata, qualora risulti provato che l'istigatore abbia esercitato pressioni e minacce nei confronti del soggetto calunniatore al fine di indurlo a realizzare la condotta diffamatoria. In tal caso, la mancata menzione dell'art. 110 c.p. nel capo di imputazione non determina un vizio di correlazione tra accusa e sentenza di condanna, in quanto l'attività concorsuale dell'istigatore risulta comunque descritta e contestata nel complessivo quadro accusatorio. Inoltre, le dichiarazioni autoindizianti rese dalla persona offesa nel corso dell'escussione testimoniale, in cui emerga la sua possibile responsabilità per un reato diverso da quello oggetto di indagine, sono utilizzabili ai fini probatori, in applicazione dell'art. 63, comma 1, c.p.p., che prevede l'inutilizzabilità erga omnes solo quando al momento della deposizione il soggetto risulti già indagato per il fatto emerso dalle sue stesse dichiarazioni, condizione che non ricorre quando l'ipotesi di reato a suo carico emerga in modo imprevisto e imprevedibile nel corso dell'escussione testimoniale. Infine, l'esclusione del vincolo della continuazione tra i reati contestati, in assenza di elementi concreti che dimostrino una previa programmazione dell'attribuzione di responsabilità a terzi, rientra nell'ambito della valutazione di merito rimessa ai giudici di fatto e non è censurabile in sede di legittimità, ove tale valutazione risulti logica e coerente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. PETRUZZELLIS Anna - rel. Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

Dott. CORBO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 26/10/2016 della CORTE APPELLO di PALERMO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ANNA PETRUZZELLIS;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. MARIO PINELLI che ha concluso per il rigetto del ricorso;
udito il difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS) che ha concluso riportandosi ai motivi di ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte d'appello di…

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