Il Regolamento comunale per la concessione del suolo pubblico per l'esercizio dell'attività di ristoro all'aperto prevede una graduazione delle sanzioni in rapporto alla quantità di suolo pubblico dato in concessione, stabilendo che l'occupazione in eccedenza superiore al 30% della superficie concessa comporta la sanzione della sospensione della concessione per trenta giorni. Tale previsione regolamentare, fondata su un criterio proporzionale, mira a evitare disparità di trattamento tra i concessionari di superfici di dimensioni differenti e a garantire il rispetto del principio di proporzionalità della sanzione, il quale non può essere derogato in ragione di vicende personali o di rapporti conflittuali con altri esercenti. Inoltre, il Regolamento prevede il c.d. "principio di omogeneità" nell'applicazione della sanzione, disponendo che il Servizio competente, nei casi in cui l'andamento del procedimento sanzionatorio determina l'applicazione della sanzione della sospensione dell'occupazione in un periodo non omogeneo rispetto a quello in cui la violazione è stata rilevata, posticipa l'applicazione della stessa in corrispondenza del medesimo periodo in cui la violazione è stata accertata, con riferimento alle fasce temporali estiva (dal 1° maggio al 30 ottobre) e invernale (dal 1° novembre al 30 aprile). Tale previsione regolamentare, volta a garantire la coerenza e la ragionevolezza dell'azione amministrativa, non può essere ritenuta illogica o irragionevole, in quanto la suddivisione dell'anno in due periodi, ai fini dell'applicazione delle sanzioni secondo il criterio di omogeneità, rientra nella discrezionalità dell'Amministrazione comunale.