Cassazione penale Sez. II ordinanza n. 53074 del 26 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:53074PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di applicazione della pena su richiesta delle parti, può sindacare la qualificazione giuridica del fatto solo quando essa risulti palesemente eccentrica rispetto al contenuto del capo di imputazione, senza necessità di alcuna interpretazione o integrazione di elementi fattuali non immediatamente desumibili dalla contestazione. Pertanto, il ricorso per cassazione che si limiti a dedurre genericamente l'erroneità della qualificazione giuridica, senza indicare specificamente i motivi per cui essa sarebbe palesemente errata, deve essere dichiarato inammissibile, con conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativa a favore della Cassa delle ammende.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. COSCIONI Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 25/01/2018 del GIP TRIBUNALE di FERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE COSCIONI.
RITENUTO IN FATTO
1. Il difensore di (OMISSIS) ricorre per cassazione avverso la sentenza del giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Fermo, che aveva applicato all'imputato ex articolo 444 c.p.p. la pena di mesi otto di reclusione ed Euro 300,00 di multa per il reat…

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