Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 40362 del 31 ottobre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:40362PEN

Massima

Massima ufficiale
La coltivazione di piante da cui possono ricavarsi sostanze stupefacenti - che non si sostanzia nella coltivazione in senso tecnico-agrario, ovvero imprenditoriale, per l'assenza di alcuni presupposti, quali la disponibilità del terreno, la sua preparazione, la semina, il governo dello sviluppo delle piante, la disponibilità di locali per la raccolta dei prodotti, e che, pertanto, rimane nell'ambito della cosiddetta coltivazione domestica - ricade, pur a seguito della L. 21 febbraio 2006, n. 49, nella nozione della detenzione, sicchè occorre verificare se, nel caso concreto, essa sia destinata ad un uso esclusivamente personale di quanto coltivato. (Fattispecie relativa alla coltivazione di cinque piante di canapa indiana destinate ad adornare l'interno di vasetti di vetro che, riempiti di paraffina e muniti di stoppino, venivano messi in commercio come lumini).

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. MANNINO Saverio Felice - Consigliere

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE D'APPELLO DI GENOVA;

avverso la sentenza della Corte d'appello di Genova 1 luglio 2005 n. 1779, pronunciata nel processo penale a carico di:

MA. Lu., nato il (OMESSO);

Sentita la relazione svolta dal Cons. Dr. S. F. MANNINO;

Sentita la requisitoria del PROCURATORE GENERALE, in persona del Dr. CEDRANGOLO Oscar, il quale ha concluso per l'annullamento con rinvio del provvedimento impugnato;

Sentita l&#x…

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