Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23950 del 10 giugno 2009

ECLI:IT:CASS:2009:23950PEN

Massima

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Il delitto di ricettazione è configurabile anche nell'ipotesi di acquisto o ricezione, al fine di profitto, di cose con segni contraffatti, nella consapevolezza dell'avvenuta contraffazione, in quanto la cosa nella quale il falso segno è impresso costituisce un'unica entità con il provento della condotta delittuosa di falsificazione prevista e punita dall'articolo 473 del codice penale. Il delitto di ricettazione di cui all'articolo 648 del codice penale e quello di commercio di prodotti con segni falsi di cui all'articolo 474 del codice penale possono concorrere, in quanto le fattispecie incriminatrici descrivono condotte diverse sotto il profilo strutturale e cronologico, tra le quali non può configurarsi un rapporto di specialità, e non risulta dal sistema una diversa volontà espressa o implicita del legislatore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Mari - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. RENZO Michele - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE D'APPELLO di CATANIA;

nei confronti di:

CO. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 16/05/2006 TRIBUNALE di CATANIA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. DIOTALLEVI GIOVANNI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Martusciello V., che ha concluso per l'annul…

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