Cassazione penale Sez. I sentenza n. 13385 del 30 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:13385PEN

Massima

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L'aggravante del futile motivo si configura quando l'impulso criminoso dell'agente è del tutto sproporzionato e ingiustificato rispetto alla determinazione criminosa, manifestando una tale sproporzione da giustificare un giudizio di maggiore riprovevolezza dell'azione e di più accentuata pericolosità dell'agente. Tale aggravante può essere compatibile anche con il dolo d'impeto, senza richiedere un particolare intervallo di riflessione, essendo sufficiente che il movente sia del tutto svincolato da qualsiasi scopo diverso dalla commissione del reato. Ai fini dell'integrazione dell'aggravante, rilevano gli antefatti che hanno determinato l'intervento dell'imputato, anche se la premeditazione è stata esclusa per insufficienza di prova circa il momento di insorgenza del proposito criminoso nell'animo dell'agente. Il giudizio di maggiore riprovevolezza dell'azione e di più accentuata pericolosità dell'agente, fondato sull'aggravante del futile motivo, può essere formulato in presenza di una condotta aggressiva idonea a cagionare lesioni in zone corporee sede di organi vitali o di vasi arteriosi e venosi, anche in assenza di un concreto pericolo di vita, in quanto l'idoneità degli atti a determinare l'evento dannoso è sufficiente per integrare il tentativo di omicidio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 31/10/2018 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa ((omissis));
udito il Procuratore Generale, Dott.ssa CESQUI ELISABETTA, che ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore, avvocato (OMISSIS) del foro di NAPOLI, che si riporta ai motivi.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 31/10/2018 la Cort…

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