Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20802 del 19 maggio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:20802PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Nell'ambito della valutazione della prova indiziaria, il metodo di lettura unitaria e complessiva dell'intero compendio probatorio non si esaurisce in una mera sommatoria degli indizi, ma richiede la preventiva valutazione di ogni prova indiziaria singolarmente, nella sua valenza qualitativa e nel grado di precisione e gravità, per poi valorizzarla, ove ne ricorrano i presupposti, in una prospettiva globale e unitaria, tendente a porne in luce i collegamenti e la confluenza in un medesimo contesto dimostrativo. Pertanto, la valutazione degli elementi indiziari da parte del giudice di merito non può prescindere da tale approccio metodologico, che impone di esaminare ciascun indizio nella sua intrinseca consistenza e attendibilità, prima di procedere ad una valutazione complessiva del quadro probatorio. Ciò al fine di accertare la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, quale presupposto per l'applicazione di misure cautelari, senza che il giudice possa limitarsi ad una mera sommatoria degli elementi indiziari, senza adeguata ponderazione della loro forza dimostrativa. Inoltre, la valutazione della credibilità della persona offesa, pur rivestendo un ruolo centrale nell'accertamento dei fatti, non può prescindere da un attento esame della coerenza e attendibilità intrinseca delle sue dichiarazioni, alla luce di tutti gli altri elementi di prova acquisiti, senza che il giudice possa apoditticamente ritenere inattendibile il suo racconto per il solo fatto che appaia "eccessivamente preciso". Infine, la complessità e ambivalenza di taluni elementi indiziari, che non consentano allo stato una valutazione di gravità sufficiente per l'applicazione di misure cautelari, non preclude la possibilità che gli stessi possano assumere rilevanza probatoria in sede dibattimentale, ove il contraddittorio tra le parti possa contribuire a chiarirne la portata e il significato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. DIOTALLEVI G. - rel. Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI SALERNO;
nei confronti di:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso l'ordinanza n. 638/2015 TRIB. LIBERTA' di SALERNO, del 28/10/2015;
sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. DIOTALLEVI Giovanni;
lette/sentite le conclusioni del PG Dr. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, Direzione Distrettuale Antima…

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