Tribunale Amministrativo Regionale Lombardia - Brescia sentenza n. 247 del 2017

ECLI:IT:TARBS:2017:247SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso avverso gli atti di adozione e approvazione della prima variante generale al Piano di Governo del Territorio (PGT) di un Comune, ha affermato i seguenti principi di diritto: 1. In materia di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), l'interesse a impugnare lo strumento pianificatorio non può esaurirsi nella generica aspettativa a una migliore pianificazione dei suoli di propria spettanza, ma richiede che le "determinazioni lesive" siano effettivamente "condizionate" in modo decisivo dalle preliminari conclusioni raggiunte in sede di VAS. Pertanto, l'istante ha l'onere di precisare come e perché tali conclusioni abbiano svolto un ruolo decisivo sulle opzioni relative ai suoli di sua proprietà. 2. La normativa regionale (art. 4, comma 3-ter, L.R. 12/2005) prevede che l'autorità competente per la VAS possa essere individuata prioritariamente all'interno dell'ente competente all'adozione del Piano, purché tra le due autorità sussista un adeguato grado di autonomia funzionale, derivante dalla particolare qualificazione tecnico-professionale dell'autorità competente, esercitabile secondo le regole tecniche della pianificazione, senza interferenze di altra natura. 3. Nelle scelte urbanistiche compiute dalle autorità preposte alla pianificazione territoriale, l'amministrazione vanta di regola un'ampia potestà discrezionale, salva l'esistenza di un piano attuativo approvato e convenzionato. Pertanto, nessun affidamento deriva dalla diversa destinazione pregressa della medesima area, essendo configurabile in capo al proprietario soltanto una generica aspettativa al mantenimento della destinazione urbanistica gradita. 4. Le osservazioni dei privati ai progetti di strumenti urbanistici sono un mero apporto collaborativo e non danno luogo ad affidamento, con la conseguenza che il loro rigetto non richiede una specifica motivazione, essendo sufficiente che esse siano state esaminate e ritenute in contrasto con gli interessi e le considerazioni generali poste alla base della formazione del Piano. 5. Nella fase transitoria di applicazione della normativa regionale sul contenimento del consumo di suolo (art. 5, comma 4, L.R. 31/2014), sono da considerare precluse le varianti che abbiano per oggetto aree esterne al vigente tessuto urbano consolidato e che comportino nuovo consumo di suolo, purché individuate nel Piano delle Regole come aree destinate all'agricoltura.

Sentenza completa

Pubblicato il 20/02/2017

N. 00247/2017 REG.PROV.COLL.

N. 00249/2016 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia

sezione staccata di Brescia (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 249 del 2016, proposto da:
Si.Dal Srl, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall’avv.to Bruno Bianchi, con domicilio
ex lege
presso la Segreteria della Sezione in Brescia, Via Carlo Zima n. 3;

contro

Comune di Moniga del Garda, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall’avv.to Fiorenzo Bertuzzi, con domicilio eletto presso il suo studio in Brescia, Via Diaz n. 9;
Autorità Competente per la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) della prima variante al P.G.T. di Moniga del Garda, non costituitasi in giudizio;…

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