Il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca o sostituzione delle misure cautelari è impugnabile esclusivamente con il rimedio dell'appello previsto dall'articolo 310 del codice di procedura penale, in quanto il ricorso immediato per cassazione ai sensi dell'articolo 311, comma 2, del codice di procedura penale è ammesso soltanto contro le ordinanze che dispongono una misura coercitiva e solo nel caso di violazione di legge, nonché, ai sensi dell'articolo 568, comma 2, del codice di procedura penale, contro i provvedimenti concernenti lo status libertatis non altrimenti impugnabili. Il giudice di legittimità, in presenza di un ricorso per cassazione avverso il provvedimento di rigetto dell'istanza di revoca o sostituzione delle misure cautelari, deve convertire il ricorso in appello e disporre la trasmissione degli atti al tribunale del riesame competente a decidere, in applicazione del principio di diritto affermato dalla giurisprudenza della Corte di cassazione.