Cassazione penale Sez. II sentenza n. 35448 del 11 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:35448PEN

Massima

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Il delitto di rapina può essere integrato sia mediante l'impiego di violenza fisica nei confronti della vittima, sia attraverso l'esercizio di una minaccia idonea a limitare la sua libertà di autodeterminazione. La minaccia può manifestarsi in qualsiasi comportamento deciso, perentorio e univoco dell'agente che sia astrattamente in grado di turbare o diminuire la libertà psichica e morale del soggetto passivo, come nel caso in cui l'agente si presenti falsamente come appartenente alle forze dell'ordine e ponga in essere una fittizia attività di controllo o perquisizione, comprimendo così la libertà della vittima e costringendola a consegnare il proprio patrimonio. Ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno di speciale tenuità prevista dall'art. 62, n. 4, c.p. per il delitto di rapina, non rileva soltanto il modesto valore economico del bene sottratto, ma occorre una valutazione complessiva degli effetti dannosi connessi alla lesione della libertà e dell'integrità fisica e morale della persona aggredita, attesa la natura plurioffensiva del reato. Pertanto, solo ove la valutazione complessiva del pregiudizio sia di speciale tenuità può trovare applicazione l'attenuante, sulla base di un apprezzamento riservato al giudice di merito e non censurabile in sede di legittimità, se immune da vizi logico-giuridici. Ai fini della configurabilità dell'attenuante della minima partecipazione prevista dall'art. 114 c.p., non è sufficiente una minore efficacia causale dell'attività prestata da un concorrente rispetto a quella realizzata dagli altri, essendo necessario che il suo contributo si sia concretizzato nell'assunzione di un ruolo di rilevanza del tutto marginale, ossia di efficacia causale così lieve rispetto all'evento da risultare pressochè trascurabile nell'economia generale del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierlui - rel. Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. SARACO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
contro la sentenza della Corte di Appello di Roma del 14.5.2019;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. ((omissis));
udito il PM, nella persona del sostituto procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito l'Avv. (OMISSIS), nell'interesse di (OMISSIS) e (OMISSIS), che ha c…

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