Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12561 del 19 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:12561PEN

Massima

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Il provvedimento di confisca di prevenzione è suscettibile di revoca quando risulti affetto da invalidità genetica, tale da imporre la sua rimozione per rendere effettivo il diritto costituzionalmente garantito alla riparazione dell'errore giudiziario. A tal fine, il giudice deve verificare la sussistenza di elementi di novità, non dedotti nel precedente procedimento di prevenzione, idonei a mutare radicalmente i termini della valutazione già operata, accertando in particolare: la legittima acquisizione del bene da parte dei terzi interessati, in epoca antecedente all'adozione della misura ablativa; la compatibilità tra la situazione reddituale dei terzi e gli oneri economici connessi all'edificazione del bene confiscato; l'epoca di esecuzione dell'opera e delle eventuali migliorie strutturali, al fine di verificare l'atteggiamento dei terzi rispetto al godimento del bene e le modalità della sua edificazione, in relazione alla pericolosità sociale del proposto. Tali profili valutativi devono essere oggetto di specifica e analitica motivazione, al fine di verificare la sussistenza dei presupposti per l'esercizio dei poteri ablatori, in conformità ai principi di garanzia dei soggetti passivi dell'ablazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK Adet T. - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. CASA Filippo - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CENTONZE Alessand - Rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
Sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nata il (OMISSIS);
2) (OMISSIS), nato l'(OMISSIS);
3) (OMISSIS), nata il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 03/02/2017 dalla Corte di appello dell'Aquila;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. Centonze Alessandro;
lette le conclusioni del Procuratore generale, in persona della Dott.ssa Loy Maria Francesca, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe la Corte di appello dell'Aquila - pron…

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